Viaggio a Firenze

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lunedì 28 novembre 2011

Il mistero e la bellezza...Daniela Panebianco

L'ardore descrittivo riassume il percorso di sfere in movimento con luci e cellule formanti il sentiero vorticoso nella fuga esemplare e multiforme, in longitudine e in latitudine.

I colori esaltano lo stile, e i globi e i simboli, tratti dalla forza cosmica, navigano nell'oceano della conoscenza della quale sorgono gli slanci e le meditazioni in continue fasi sovrapposte.

Il lirismo astrale in lei apre una via emblematica non percorribile senza l'ultimo risveglio.

Ad esso infatti sono legati i simboli e i corpi surreali, quando l'entita scientifica fissa, nel roteante geometrico, i cardini essenziali attraversano il mistero e la bellezza.

Evocando forme planetarie, con gemme e soli, nel loro misterioso splendore, la pittrice sfiora l'apice, e base e vertice trionfano instaurando un nuovo dialogo con l'arte.

Daniela Panebianco riallaccia l'estetica ai relativi significati traendo dall'energia il giusto vigore affinchè la ragione agisca e fecondi il percorso creativo.

Lo stimolo parte dall'idea di tradurre il pensiero mediante la forma, e la forma sorge, libera e variegata sulla linea trainante che assilla e indica i settori da produrre.

La sua arte è fascino e stupore nel contesto nitido e prismale; è sublime metamorfosi che infiamma la narrazione nel sofferto panorama di simboli che avvincono e realizzano il desiderio di correre, di liberarsi in alto col medesimo flusso creativo da cui si snodano i valori che attraggono e sospingono verso nuove conquiste.

La sua arte è dinamicità estetica, movimento fisso, inequivocabile paradosso, tenerezza e rigore, sontuosità e richiamo, nobile sfida.

Stiamo valutando una genialità che supera la norma.

Questo genere pittorico infatti non ha origini:esso dilaga avvalendosi dell'ansia che lo spinge verso una nuova formula dell'elemento impalpabile, il quale arde e diviene spessore, al momento opportuno, quando i colori si intersecano come vene che attendono di colmarsi per rendere viva l'immagine .

L'energia rielaborata il pensiero, artisticamente, per ulteriori progressi inerenti alla crescita.

Tutto ciò che si crea, attraverso il colore, produce nuove teorie, spesso rafforza quelle vigenti in un abbraccio di relativi equilibri.

L'idea che il pensiero d'artista sfondi la barriera e colga ciò che pochi riescono a individuare, è un magnifico trionfo.

Ed ecco il piano emergente; tutto passa attraverso le consuetudini, ma quando scatta l'ora della conquista, il progetto pittorico assume nuovi contorni e tutto si ricrea secondo lìansia di comporre.

Se il vero artista completa l'antica narrazione, lei percorre un sentiero che molti hanno intrapreso e mai completato.

Con queste premesse, l'intersecazione perfetta tra colore e segno, le permette una linea privilegiata in virtù della quale può vibrare i colpi definitivi purchè avvenga il miracolo;lo stupore imperante in una panoramica tra altitudine e impeto creativo.

" Maria Teresa Palitta "